Yuki-onna
- Alla scoperta del mito
- 1 giorno fa
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La Yuki-onna ("Donna delle nevi") appartiene alla classe dei yokai, creature soprannaturali legate ai miti e al folclore giapponesi.
Descritta più o meno sempre allo stesso modo, la Yuki-onna si presenta come una donna bellissima, alta e slanciata, dalla pelle candida come la neve, con neri occhi profondi e lunghi capelli scurissimi. Il più delle volte indossa anche un kimono bianco, ma altre volte è nuda.
Spesso identificata come personificazione dei venti gelidi invernali e delle bufere, è secondo alcune leggende lo spirito di una donna abbandonata e lasciata morire assiderata tra le nevi.
A questo probabilmente si deve il fatto che le sue vittime siano perlopiù uomini, che la Yuki-onna adesca durante le notti di inverno, attirandoli con parole dolci e promesse sensuali, facendoli vagare a vuoto fino a che i poveri malcapitati non muoiono di freddo. A quel punto la Yuki-onna si avvicina alla sua vittima e ne succhia via la linfa vitale. Comportamento, questo, che le avvicina in particolar modo alla figura delle Succubi.
Altri modi di questo yokai per entrare in contatto con le sue vittime sono quelli di introdursi nelle case tramite folate di vento per cogliere i malcapitati nel sonno, e quello di attirare persone vagando con in braccio un fantoccio di ghiaccio, camuffato per sembrare un neonato, alla ricerca di aiuto.
Nel 1904 Lafcadio Hearn, scrittore irlandese naturalizzato giapponese, nel suo libro "Kwaidan: Stories and Studies of Strange Things", riporta aneddoti e testimonianze di una Yuki-onna in versione anche abbastanza benevola, o comunque descritta non solo come demone assetato di sangue.
Famoso il racconto nel quale sono presenti due taglialegna: Mosaku, il maestro, e Minokichi, giovane apprendista.
I due durante una tempesta di neve si ripararono in una piccola baracca e lì si addormentarono. Durante la notte l'apprendista si svegliò dopo aver udito strani rumori e vide la Yuki-onna uccidere con un soffio gelido il suo maestro.
La donna si avvicinò poi al giovane per finirlo allo stesso modo, ma si fermò scrutandolo e gli disse che lo avrebbe lasciato vivere perché era rimasta incantata dalla sua bellezza. Per questa concessione però non avrebbe mai dovuto raccontare a nessuno di averla vista.
Anni dopo, Minokichi conobbe una stupenda ragazza di nome Oyuki (da Yuki, "neve"), i due si sposarono ed ebbero oltre dieci figli.
Gli anni passavano, i figli crescevano, ma la donna sembrava non invecchiare mai. Minokichi quindi prese il coraggio a due mani e una notte raccontò alla moglie l'avvenimento della baracca e le disse che gli ricordava tantissimo la donna che aveva visto durante quella tempesta di tanti anni prima.
Oyuki si alzò inferocita svelando la sua vera forma da Yuki-onna, urlò al marito che aveva infranto la promessa e che ora avrebbe dovuto ucciderlo. Era però troppo innamorata dell'uomo e dei suoi figli, e quindi decise di risparmiarlo raccomandandogli unicamente di prendersi cura dei bambini.
Fu così che la Yuki-onna Oyuki si dissolse e sparì per sempre...
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