Ushi-oni
- Alla scoperta del mito
- 6 apr
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Yokai della mitologia giapponese, l'Ushi-oni aveva un aspetto mostruoso caratterizzato da una testa di bue attaccata al corpo di un ragno, o in altre versioni su un corpo di demone o di insetto.
Le sue zanne erano affilate, le zampe presentavano grossi e taglienti artigli, e gli occhi rossi e luminosi incutevano terrore alla sola vista.
Dall'indole crudele e malvagia, gli Ushi-oni erano soliti abitare le zone vicine a fonti d'acqua e il loro arrivo era annunciato da un potente ruggito che poteva essere avvertito a kilometri di distanza.
Estremamente aggressivi e territoriali, erano soliti aggredire le loro vittime prima colpendole e poi avvelenandole con il loro alito tossico, per poi divorarle.
L'Ushi-oni più famoso è probabilmente quello che compare come simbolo protettivo nell'Uwajima Ushi-oni Festival, che si tiene a luglio a Uwajima, nella prefettura di Ehime.
Qui la creatura è rappresentata con un enorme costume indossato da più persone, dal corpo di stoffa e una testa dipinta e tenuta su un palo. Possiede una spada al posto della coda e si dice scacci gli spiriti maligni.
Un altro rinomato Ushi-oni è presente al tempio di Negorji, nella prefettura di Kagawa. Qui c'è una statua rappresentante un mostro bipede con testa di bue e membrane simili a quelle di uno scoiattolo volante. Un cartello nelle vicinanze spiega che questa creatura terrorizzò l’area, circa quattrocento anni fa. Venne poi uccisa da un abile arciere di nome Yamada Kurando Takakiyo che ne regalò le corna al tempio.
Nella prefettura di Shimane è invece un enorme mostro marino, mentre nella prefettura di Okayama si racconta che l'imperatrice Jingu venne attaccata da un oni con corpo di bue e otto teste, che dopo essere state tagliate diedero vita ad altrettante isole, tra cui quelle di Aoshima, Maejima e Kijima.
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