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Teseo Re (3) - Fedra e Ippolito


Fedra e Ippolito

Dopo la morte della moglie Antiope, Teseo non aveva più intenzione di sposarsi, ma quando il sovrano incontrò Fedra, la sorella della sua vecchia amata Arianna, le cose cambiarono...


Teseo ricordò gli anni della giovinezza, e l'incredibile somiglianza di Fedra con la sorella lo convinse nel chiedere a Minosse, re di Creta, la mano della ragazza, stabilendo in questo modo anche una importante alleanza tra i due regni.


La differenza di età tra Teseo e la sua nuova sposa era importante. Fedra aveva infatti la stessa età di Ippolito, figlio che Teseo ebbe da Antiope.


Il ragazzo era splendido e puro, e ci volle ben poco affinché la nuova regina si innamorasse del suo figliastro. Amore che rimase però a lungo segreto, fatta eccezione per una servitrice con la quale Fedra si confidava.


Un giorno, mentre Teseo era in viaggio, Fedra decise di cogliere l'occasione per rivelare il suo amore represso al ragazzo.


La regina si dichiarò, e propose a Ippolito un'unione in modo da poter regnare su Atene, eliminando di fatto Teseo.


Ippolito però era fedelissimo al padre e rifiutò qualsiasi tipo di proposta da parte della ragazza, lasciandola col cuore spezzato mentre lui decise di andare via da Atene per evitare che il problema si riproponesse, preparandosi a partire entro pochissimi giorni.


Fedra, distrutta e impazzita per il dolore, decise di suicidarsi e di lasciare una lettera a Teseo in cui diceva che Ippolito aveva tentato di stuprarla e che per evitare di divenire infedele al marito, non aveva avuto altra scelta che togliersi la vita.


Teseo, ricevuta la lettera, chiese subito un confronto col figlio, che negò quanto scritto da Fedra e cercò di spiegare come fossero davvero andate le cose.


Le parole di Ippolito però non convinsero Teseo, che maledisse il figlio e chiese addirittura a Poseidone di porre fine alla vita del principe infedele.


Ippolito scappò quindi via il prima possibile, col cuore pieno di tristezza a causa della mancanza di fiducia avuta dal padre nei suoi confronti.


La sera dello stesso giorno a Teseo arrivò la notizia che, durante la fuga, Ippolito era caduto dal carro e si trovava ora in gravissime condizioni.


Teseo cercò di rimanere indifferente alla notizia, ma quando la servitrice di Fedra gli rivelò com'erano andate davvero le cose, il sovrano venne colto da un immenso rimorso e corse al capezzale del figlio che stava per esalare il suo ultimo respiro.


Piangendo a dirotto sul corpo di Ippolito, Teseo non poté fare altro che incolparsi per non aver creduto alle parole del figlio, il quale con un ultimo briciolo di forza prese la mano del padre e lo perdonò per l'accaduto, prima di chiudere gli occhi per sempre.

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