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Tanato




Tanato

Tanato è, nella mitologia greca, il dio e la personificazione della morte.


Molto spesso citato anche come "Colui che governa la morte", Tanato è figlio di Nyx, dea della notte, e di Erebo, dio dell'oscurità. Suo fratello gemello è Ipno, il dio del sonno.


La sua rappresentazione più comune è quella di un meraviglioso efebo, e molto spesso è associato alla "Morte in pace", in contrapposizione alla "Morte violenta", assegnata a Ker.


Il più delle volte è raffigurato con la Torcia girata quale simbolo della vita che si estingue, o con una farfalla in mano, oppure con un fiore di papavero sonnifero.


Dal carattere impulsivo e arrogante, Tanato fissò il suo soggiorno nel Tartaro, da cui usciva solo quando gli veniva ordinato da Zeus.


Degno di menzione l'episodio che lo vede coinvolto con Sisifo. Tanato venne infatti mandato a punire quest'ultimo, ma quando Tanato giunse a casa di Sisifo, questi lo fece ubriacare e lo legò con catene, imprigionandolo.


Con Tanato incatenato, la morte scomparve dal mondo. Il dio Ares, quando si accorse che durante le battaglie non moriva più nessuno e che quindi non avevano più senso, si mosse per liberare Tanato e prendere Sisifo.


Se Sisifo fu l'unico che poté sfuggire all'inesorabile Tanato grazie all'inganno, Eracle fu l'unico che poté sfuggire grazie alla sua forza.


A volte la sua figura è confusa con quella di Ermes, ed è molto spesso associato ad altre personificazioni quali Geras (la Vecchiaia), Oizys (la Sofferenza), Apate (l'Inganno), Eris (la Discordia).



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