Sakuntala e Dushyanta
- Alla scoperta del mito
- 4 giorni fa
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Tratta dal dramma "Il riconoscimento di Sakuntala" (in italiano, ma mi pare giusto fornirvi anche il nome sanscrito "Abhijñānashākuntala"), la storia di Sakuntala è stata elaborata da un episodio del Mahābhārata, uno dei più grandi poemi epici indiani.
Sakuntala è la figlia della ninfa (anche se sarebbe più corretto dire "apsara"), Menaka e del saggio Vishwamitra. Abbandonata alla nascita dai genitori perché ritenuta "figlia del peccato", la bambina venne allevata nello sperduto eremitaggio boschivo di Kanva.
Anni dopo, durante una battuta di caccia, il re dei Hastinapura, Dushyanta, colpì un cervo e nel raggiungerlo si imbatté in Sakuntala. I due si innamorarono a prima vista e si sposarono praticamente subito.
Dushyanta doveva però tornare a prendersi cura degli affari nella capitale e donò alla sua novella sposa un anello con il quale sarebbe stata riconosciuta come sua moglie e con il quale avrebbe potuto rivendicare il suo ruolo di regina senza problemi.
Sulla via del ritorno Sakuntala, presa dalla frenesia degli eventi e dall'amore trovato, mancò di rispetto al saggio Durvasa, il quale la maledisse urlando che il suo sposo avrebbe dimenticato la sua esistenza, e che l'avrebbe riconosciuta solo se avesse indossato l'anello.
Dopo qualche tempo, desiderosa di riabbracciarsi col marito, Sakuntala si mise in viaggio verso la capitale, e attraversando un fiume perse sciaguratamente l'anello in acqua.
Arrivata al palazzo le fu impedito di entrare e lo stesso re non la riconobbe e la allontanò.
La ragazza tornò all'eremo disperata e si rassegnò al fatto di aver perduto il suo grande amore.
Non sapeva però che un pescatore trovò l'anello nel ventre di un pesce e, vedendo il simbolo regale, lo portò al re Dushyanta, il quale ricordò subito la ragazza e l'amore che provava per lei e si mise subito in viaggio per riportarla a palazzo.
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