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Sagari



Sagari

Il Sagari è uno yokai appartenente al folclore giapponese che si manifesta con le sembianze di una grottesca testa di cavallo attaccata a un corpo che non è nient'altro che un lungo tentacolo.


Appartenente soprattutto al folclore delle prefetture di Okayama e Kumamoto, è solito cadere dagli alberi di gelso per spaventare e attaccare i viaggiatori, ed è noto anche col nome di "Sagari-kubi", nome che sta a significare "collo pendente".

Si originano, secondo la leggenda, dagli spiriti dei cavalli che muoiono sulla strada e che vengono lasciati al loro destino.


Le loro anime, a volte, nel tentativo di ascendere al cielo vengono bloccate dagli alberi, trasformandosi quindi in questi yokai.

Infestano il luogo della loro morte, cercando vendetta contro chiunque passi di lì.

Appaiono soprattutto nelle notti buie e tempestose, fluttuando con il collo teso alla ricerca delle vittime.


Secondo altre versioni, i Sagari non sono cattivi, e si limitano ad apparire di fronte ai viaggiatori emettendo un grido, causando loro solamente uno spavento.

Tuttavia, chi ha la sfortuna di udire questo spaventoso nitrito può, nei giorni successivi, contrarre una brutta e fastidiosa febbre.



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