Okiku
- Alla scoperta del mito
- 2 giorni fa
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Codificata per la prima volta nel bunraku (teatro delle marionette) col titolo Bancho Sarayashiki, la storia di Okiku è una tra le più famose storie di fantasmi giapponesi.
La storia racconta di Okiku, una bella fanciulla al servizio di Hosokawa Katsumoto, di cui era anche segretamente innamorata.
Un giorno Okiku venne a sapere un complotto ordito dal capo delle guardie Asayama Tetsuzan per rovesciare il suo signore, e riuscì ad avvisare appena in tempo Hosokawa facendo in questo modo fallire il piano della guardia.
Tuttativa Asayama non venne allontanato da castello, e venuto a sapere che il suo piano era fallito per via di Okiku iniziò a preparare la sua vendetta.
Tra i compiti più importanti di Okiku c'era quello di custodire e pulire dieci piatti molto pregiati, e Asayama pensò bene di rubarne uno, riuscendo anche a far credere a Hosokawa che la responsabile del furto fosse proprio Okiku.
La pena inflitta alla ragazza per questo crimine fu orrenda. Okiku venne affidata proprio alla spietata guardia, che dopo averla umiliata e torturata la uccise e ne gettò il corpo nel pozzo del castello.
Da quel momento in poi, ogni notte alle tre in punto, lo spirito di Okiku emergeva dal pozzo, arrivava fino al punto in cui erano conservati i piatti, contava fino a nove e poi scoppiava in singhiozzi, lamenti e urla disumane.
Hosokawa cercò quindi di porre termine a questa maledizione e chiamò un monaco buddhista per capire come procedere.
Il monaco intuì subito che le pene dello spirito erano date dal fatto che non trovasse il decimo piatto e aspettò quindi che l'evento si ripetesse.
Lo spirito emerse come al solito dal pozzo, contò fino a nove, e fu in quel momento che il monaco intervenne gridando "ju" (dieci).
Il fantasma si inchinò di fronte al monaco, lo ringraziò e sparì per sempre.
Secondo una variante della storia, Okiku lavorava invece per un samurai di nome Aoyama Tessan.
Innamorato della serva, Aoyama vedeva costantemente le sue proposte d'amore rifiutate da Okiku.
Un giorno decise allora di nascondere un prezioso piatto di famiglia, dando la colpa alla povera ragazza e dicendole che avrebbe ritirato le accuse solo se avesse accettato di diventare la sua amante.
Di fronte a un ennesimo rifiuto, il samurai preso dalla rabbia gettò Okiku in un pozzo, lasciandola lì a morire.
La storia fa parte del filone degli yurei, termine traducibile con "anima flebile" ma anche con "spirito oscuro".
Tema rimasto forte e presente nella cultura moderna, vedasi il famoso film The Ring.
Inoltre, nei pressi del Castello di Himeji esiste tutt'oggi un pozzo dedicato al fantasma di Okiku.
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