Ochosi
- fratmo3
- 31 mar
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Divinità dall'importanza significativa nel pantheon yoruba, Ochosi è comunemente associato alla caccia e alla giustizia.
Si tratta di un abile cacciatore che usa arco e frecce con grande efficacia, e non termina mai la sua sessione di caccia senza aver catturato la sua preda.
Riconosciuto come il "cacciatore divino", Ochosi ha inoltre il potere di trovare oggetti ben nascosti grazie alle sue abilità fisiche e ai suoi sensi eccezionalmente sviluppati.
Molto spesso raffigurato con abiti lilla o violetti, con un copricapo tigrato, e nell'atto di scoccare una freccia dal proprio arco.
Secondo la mitologia yoruba, Ochosi è considerato il compagno di caccia di Ogun, semidio del ferro e della guerra, e partner di Oshun, dea dei fiumi e della fertilità.
I tre formano una squadra straordinaria poiché Ogun incarna la prestanza fisica, Ochosi la lungimiranza e la pianificazione, mentre Oshun l'intuito e la sensibilità.
Ochosi, in quanto re di Ketu (attuale Benin), era una figura di spicco nell'antichità visto che il Ketu è riconosciuto come uno dei luoghi fondamentali per la cultura yoruba.
La nozione di Ochosi come re di Ketu rimane tuttora significativa in Brasile, in particolare all'interno della tradizione del Candomblè (religione diasporica africana sviluppatasi in Brasile durante il XIX secolo).
E proprio in Brasile Ochosi è venerato il 20 gennaio, giorno durante il quale si svolgono rituali e cerimonie per rendergli omaggio. I festeggiamenti comprendono attività come danze, canti, e offerte di cibo che vengono gettate nei boschi o nei corsi d'acqua per sottolineare il forte legame tra l'orisha e la natura.
Nella religione cattolica è stato trasposto con San Norberto o Sant'Alberto, mentre in quella Umbanda è l'equivalente di San Sebastiano.
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