Maria Cotena
- Alla scoperta del mito
- 3 giorni fa
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Siamo ad Alife, piccola cittadina in provincia di Caserta, e parliamo di Maria Còtena, protagonista di una delle leggende più antiche della zona.
Maria era una bellissima ragazza che, da poco rimasta vedova di suo marito (un venditore di còtiche, da cui appunto il nome Còtena), viveva in miseria e a malapena riusciva a procurarsi da mangiare per lei e per suo figlio.
Un giorno come tanti arrivò al villaggio un condottiero nemico sotto mentite spoglie, e vedendo Maria che faceva il bucato le si avvicinò con lo scopo di ottenere informazioni importanti sulle abitudini del posto.
I due iniziarono a conversare, e tra loro nacque subito una reciproca attrazione, al punto che il ragazzo decise in cuor suo che una volta conquistata Alife, avrebbe preso Maria come sua sposa.
Oltre ad aver trovato l'amore l'uomo però ottenne anche le informazioni che voleva. Venne infatti a saper che il signore del villaggio era fortemente contrario alle armi e che quindi sarebbe stato facilissimo conquistare quelle terre.
Passarono pochi giorni e il condottiero tornò con il suo esercito espugnando, come previsto, facilmente la cittadina di Alife.
Dopo aver imprigionato il signore e aver preso possesso del castello, convocò tutta la popolazione a corte in modo da avere l'occasione di rivedere Maria e poter finalmente chiederle la mano.
La ragazza, come ordinato, si recò al castello insieme al resto della popolazione ma non appena vide che il nuovo signore del castello era il ragazzo con cui aveva parlato giorni prima, si rese conto di cosa aveva fatto e di essere stata ingannata.
Scoppiò quindi a piangere in maniera disperata, e proprio a causa del suo pianto venne notata dall'uomo che la invitò al suo fianco rivelando a tutti il ruolo fondamentale che la ragazza aveva avuto per la conquista del villaggio.
Dopo queste parole la folla sorse inferocita verso Maria, accusandola di tradimento, e tutto d'un tratto ci fu il caos a corte.
Nel trambusto, qualcuno riuscì ad afferrare il figlio di Maria e lo gettò nel pozzo del cortile per vendicarsi della donna.
Maria, piangendo a dirotto, ammise le sue colpe e dopo pochissimi istanti si buttò nello stesso pozzo in cui era stato appena gettato il figlio.
Grazie al gesto di Maria, il giovane condottiero capì che non avrebbe mai potuto conquistare il popolo di Alife e, dopo aver trasformato il pozzo in una tomba, riempiendolo di gioielli e murandolo, lasciò la città e non vi fece mai più ritorno.
Si dice che lo spirito della bella Maria Còtena non sia mai trapassato e che sia rimasto a guardia del tesoro nascosto nel pozzo. Inoltre, sembra che il fantasma della giovane donna afferri i bambini che si sporgono nei pozzi, con le sue unghie che non cessano mai di crescere, e li trascini giù come vendetta nei confronti del popolo per aver ucciso il suo amato figlio.
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