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Marabbecca


Marabbecca

La Marabbecca è una creatura tipica del folclore siciliano, che secondo la leggenda mangerebbe i bambini che si avventurano di notte nei campi e nelle vicinanze dei pozzi.


Probabilmente ripresa da qualche antichissima origine araba, la Marabbecca ha nel corso dei secoli rinsaldato la sua posizione di spauracchio per bambini grazie alla fantasia delle donne siciliane, che usavano la creatura per tenere i propri figli e nipoti lontani dai pericoli.


Non esiste nessuna rappresentazione né caratteristica fisica, in quanto era considerata essere il buio più assoluto, praticamente il nulla cosmico, ed era proprio questo che spaventava i bambini, ossia il fatto che essere presi dalla Marabbecca li facesse diventare "nenti", niente, inesistenti, con nemmeno un corpo su cui i tuoi cari potessero piangere.


Questa visione della leggenda è quella più psicologicamente legata alla paura dei genitori nel perdere i propri figli all'interno di questi pozzi e buchi agresti. Anche perché il recupero del corpo sarebbe stato difficile, se non impossibile. Dunque, la disperazione di non avere più nulla, niente, portò alla creazione e al tramandarsi di storie sull'entità. La Marabbecca era un buco nero, che prendeva forma e diventava un essere dai caratteri infernali.


Odia il giorno: le torce, i fasci luminosi, tutte le fonti di luce. Nessuno potrebbe mai osservarne il corpo senza restarne imprigionato, inghiottito.


Si racconta che in tempi lontani prese possesso di un pozzo e che una donna nel tentativo di tirar fuori dell'acqua vide riemergere soltanto il filo mozzato di netto del suo secchio.


Quando comprese amaramente di cosa si trattava, lo raccontò agli uomini del paese, ma nessuno ebbe il coraggio di addentrarsi nelle profondità e nell'oscurità del pozzo e, consapevoli della sconfitta, alla fine l'intero villaggio venne abbandonato.

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