Lupi Mannari
- Alla scoperta del mito
- 3 apr
- Tempo di lettura: 2 min

I lupi mannari sono semplici, su.
C'è mica bisogno di un articolo.
Un uomo si trasforma in lupo durante le notti di luna piena, gli si spara con un proiettile d'argento e bam, morto.
Fine.
E allora parliamo un po' delle origini di questa creatura.
Secondo alcuni studiosi, il primo esempio di lupo mannaro è stato ritrovato ne l'Epopea di Gilgamesh, uno dei testi letterari più antichi dell'umanità. Qui lo stesso Gilgamesh narra di un uomo che si trasforma, appunto, in lupo.
I lupi mannari hanno una fugace apparizione anche nella mitologia nell'episodio tra Licaone e Zeus, che terminerà con il primo trasformato in lupo e costretto a vagare in cerca di carne umana.
Il concetto di uomo che si tramuta in lupo persiste da secoli, ed era presente anche nel tredicesimo secolo in alcune delle Saghe Islandesi, dove gli uomini indossavano pelle di lupo cercando di ottenerne il potere in battaglia.
Nel sedicesimo secolo, in parallelo alla caccia alle streghe, avvenne una spietata caccia al lupo mannaro. Tutti gli uomini sospettati di efferati delitti, che solo una bestia poteva compiere, venivano scuoiati in quanto si riteneva che la pelle da lupo fosse sotto quella umana.
Nel 1589 in Germania, un uomo, Peter Stumpf, venne giustiziato per cannibalismo. Nelle sue ultime parole l'uomo rivelò che possedeva una cintura in grado di trasformarlo in un enorme lupo.
Ma come si diventa un lupo mannaro?
Nelle storie antiche, la trasformazione avveniva come punizione dagli dèi, ed era quasi sempre permanente e irreversibile.
Nel folclore nordico e germanico, la trasformazione in lupo era invece un grande dono da usare in battaglia, e avveniva volontariamente tramite una cintura fatta con pelle di lupo.
Nella letteratura moderna la licantropia invece si ottiene venendo morsi o graffiati da un già esistente lupo mannaro, ridotto in questo stato dopo aver compiuto un atto indicibile come l'omicidio di un innocente.
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