Le fatiche di Eracle (6) - Gli uccelli di Stinfalo
- Alla scoperta del mito
- 13 apr
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Dopo l'annullamento della quinta fatica, a causa dell'accordo di pagamento riscosso da Eracle con Augia, Euristeo era pronto ad assegnare una nuova impresa all'eroe.
Per questo nuovo compito l'eroe avrebbe dovuto scacciare gli uccelli che infestavano la zona del lago di Stinfalo, in Arcadia.
Dopo qualche giorno di viaggio Eracle arrivò in prossimità del lago, e scoprì non con poca sorpresa che il numero di volatili era enorme.
Gli uccelli erano feroci predatori, con penne, becco e artigli di bronzo, e si nutrivano di carne umana catturando le vittime che trafiggevano con le loro penne di bronzo, motivo per il quale nessuno osava avvicinarsi al lago.
Eracle capì all'istante che sarebbe stato impossibile sconfiggere tutti gli uccelli usando solo la forza bruta in mischia, e decise quindi di adottare uno stratagemma chiedendo aiuto ad Atena.
La dea donò infatti al fratello dei potentissimi sonagli in bronzo, forgiati da Efesto.
Presi i quali, Eracle salì sulla cima del monte che sovrastava il lago e cominciò a percuoterli potentemente in modo da spaventare gli uccelli e farli alzare in volo. Gli animali fecero quanto aspettato, ed Eracle prese a colpirli uno a uno con le frecce intrise del veleno dell'Idra.
I pochi uccelli sopravvissuti volarono via per sempre, liberando così definitivamente la zona.
Un'altra impresa era compiuta, ed era già tempo di pensare alla prossima...
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