top of page

Le fatiche di Eracle (5) - Le stalle di Augia



Stalle di Augia

Euristeo, frustrato dai successi di Eracle, e preoccupato dal fatto che le gesta compiute potessero garantire all'eroe fama e gloria, decise di assegnargli un compito ignobile e degradante, a maggior ragione per un figlio di Zeus.


L'eroe avrebbe dovuto ripulire in un singolo giorno le stalle di Augia, re dell'Elide.


A causa della sua avarizia, il sovrano non faceva mai ripulire le stalle e le scuderie, tanto che il letame accumulato aveva iniziato, negli anni, a creare seri problemi anche nei dintorni, oscurando addirittura il cielo a causa di sciami di mosche attirate dalla sporcizia.


Oltre alla oggettiva difficoltà della prova, Euristeo era anche convinto che Eracle non avrebbe accettato un lavoro tanto deprecabile, tuttavia l'eroe era dedito alla sua causa, e accettò l'incarico partendo subito per il regno di Augia.


Il bisogno di ripulirsi dal senso di colpa era più forte del suo orgoglio.


Eracle si presentò quindi al cospetto di re Augia, e si offrì di ripulire le stalle, senza menzionare il fatto che fosse lì per ordine di Euristeo.


Il figlio di Zeus negoziò un pagamento col sovrano, e i due giunsero all'accordo che, a lavoro ultimato, Eracle avrebbe ricevuto un decimo della mandria posseduta da Augia.


A Eracle venne data una pala, e venne fatto seguire dal figlio del re, affinché fosse testimone del lavoro effettuato.


Eracle però subito gettò via la pala e si diresse verso il fiume Alfeo dove, usando la sua forza, deviò il corso dell'acqua con un enorme masso.


Fece la stessa cosa anche al vicino fiume Peneo, e in men che non si dica l'impeto delle acque arrivò fino alle stalle spazzando via lo sterco fino alle valli del pascolo.


Eracle si ritenne soddisfatto, e fece riprendere ai fiumi il loro corso ordinario.


Augia, vedendo le stalle pulite, cercò di non onorare la sua parte di accordo dicendo di non averlo mai accettato, ma venne sbugiardato dal figlio precedentemente proclamato testimone della questione.


Il sovrano, infuriato per il tradimento, diede ordine di cacciare dal regno suo figlio e anche Eracle. L'eroe andò via, ma solo per tornare poco dopo con un esercito di Tebani che rimossero Augia dal trono rimpiazzandolo con suo figlio Fileo.


Eracle tornò allora a Micene, dove però Euristeo si rifiutò di considerare valida questa fatica, in quanto Eracle aveva agito sulla base di un contratto oneroso con il re.


Accettato il verdetto, l'eroe era pronto per la prossima impresa...



Comments


Donazione
1 €
5 €
10 €
20 €
50 €
100 €
bottom of page