Landoro
- Alla scoperta del mito
- 3 giorni fa
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Landoro è il nome di un enorme drago protagonista di una leggenda molto diffusa in Molise e in Abruzzo.
Secondo il mito, il drago era il padrone dell'Adriatico, sul quale dominava emettendo potentissimi sibili e getti di fuoco.
La sua furia era udibile da tutti sulla costa, e nessuno aveva il coraggio di affrontarlo.
Proprio sul litorale vi era però Lada, una splendida ragazza bionda, che passava le giornate in riva al mare sognando di poter un giorno volare come gli uccelli.
E un giorno successe un miracolo: a Lada spuntarono le ali, e si alzò in volo sul mare, cantando e urlando di gioia.
Proprio mentre era in volo, abbassò lo sguardo e si ritrovò a guardare nei giganteschi occhi di Landoro.
Lada fu spaventata, ma allo stesso tempo attratta, e per sua fortuna il drago non parve interessato a lei e si inabissò senza attaccarla.
Dopo aver fatto ritorno alla costa, la ragazza giurò a se stessa di non sorvolare mai più quella zona di mare, per evitare di ripetere lo spiacevole incontro che tanto l'aveva turbata.
Qualche tempo dopo, mentre piangeva ripensando all'episodio, Lada venne avvicinata da un ragazzo che le chiese il motivo di tanta disperazione.
Lada gli spiegò l'accaduto, e Geri, questo il nome del giovane, si offrì di uccidere il drago per permettere a Lada di poter tornare a volare serena e senza preoccupazioni.
Geri si armò di pugnale e si diresse verso il drago, e quando tornò sulla costa, all'alba successiva, disse a Lada di aver sconfitto Landoro, e che le sue preoccupazioni erano terminate.
Tuttavia, la felicità della coppia durò poco.
L'olezzo di morte emanato da Landoro si diffuse ovunque; l'aria diventò irrespirabile, e uccelli e pesci iniziarono a morire. Non ci volle molto affinché anche gli abitanti della costa iniziassero a morire, e alla sventurata sorte non scamparono nemmeno Lada e Geri.
Solo dopo tanti anni a venire la vita sulla costa tornò normale grazie a un piccolo fiore, i cui petali sparsi dal vento diventarono esseri viventi.
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