La Gran Madre di Torino
- Alla scoperta del mito
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La Gran Madre di Dio, situata a Torino, è uno dei luoghi di culto cattolici più importante della città, ed è anche un edificio intriso di mistero e leggende.
Nonostante la sua forma riprenda quella del Pantheon di Roma, e quindi di un tempio romano, in realtà la Gran Madre non è poi così antica.
Venne infatti costruita tra il 1827 e il 1831 su delibera del Consiglio comunale cittadino per festeggiare il ritorno in città del sovrano Vittorio Emanuele I.
La realizzazione del progetto venne assegnata a Ferdinando Bonsignore, che volle appunto imitare il Pantheon romano infondendogli uno stile neoclassico.
Ai lati della chiesa si ergono due statue scolpite dallo scultore carrarese Carlo Chelli, e tali statue simboleggiano la Religione e la Fede.
Le opere, rivolte verso il centro città, hanno da sempre attirato l'interesse di tantissime persone, che assegnano loro un'importanza occulta ed esoterica oltre che storica e artistica.
Leggende esoteriche che avvolgono completamente non solo le statue, ma l'intera struttura.
Secondo la tradizione, infatti, la chiesa sorgerebbe sullo stesso terreno dove molti secoli prima si celebrava il culto della dea Iside, chiamata anch'essa Gran Madre.
Secondo un'altra storia, invece, nello stesso luogo sorgeva un antico luogo di sepoltura. Cosa che venne poi più o meno ripresa in seguito visto che davanti alla chiesa venivano esposti i cadaveri abbandonati in attesa di riconoscimento, precedentemente esposti di fronte al Palazzo Reale.
Anche sulla scritta in latino sul timpano del tempio, ossia: ORDO POPULUSQUE TAURINUS OB ADVENTIUM REGIS (La nobiltà (o la città) e il popolo di Torino per il ritorno del re), esiste un'interpretazione esoterica che vuole che l'Ordo Taurinus sia il saluto ad un ordine taurino, cioè una popolazione di origine celtica che abitava in quelle zone.
Ma torniamo alle due statue:
La Fede, sulla sinistra, è rappresentata da una figura femminile con un nastro intrecciato sul petto e un manto che la ricopre interamente lasciando scoperti, oltre al volto e alle mani, il piede sinistro che calza lo stesso tipo di sandalo della seconda statua, la Religione. Con la mano destra tiene un libro aperto (una verità rivelata), nella sinistra alzata verso il cielo tiene con un calice. Alla sua destra vi è un piccolo angelo seminudo, in piedi, con un bastone nella mano destra e la sinistra rivolta verso la donna.
La Religione, sulla destra, è raffigurata da una donna con lungo abito chiuso da un nastro e ricoperta da un manto. Impassibile, ha lo sguardo verso l'orizzonte e sembra non accorgersi del giovane che le sta inginocchiato accanto e che le tende due tavole di pietra bianche. Con la mano destra impugna una croce, che è anche l'unica presente in tutta la chiesa.
Proprio questo dettaglio potrebbe indicare la natura esoterica di questa chiesa che, pur essendo un luogo di culto cristiano, non presenta all'interno o all'esterno alcuna croce.
Altra particolarità della Religione è l'incisione presente sulla fronte scoperta.
È un triangolo con un occhio al centro, che secondo la simbologia cristiana rappresenta lo sguardo onnisciente di Dio che si dirama in ogni direzione.
Tuttavia lo scultore ha voluto giocare con l'ambiguità, poiché lo stesso simbolo appartiene anche alla tradizione massonica.
Infine, ai piedi della statua è posta una tiara papale, forse a simboleggiare la caduta del potere della Chiesa e all'avvento di altre e misteriose forze.
Secondo gli amanti dell'esoterismo, la Fede non sarebbe altro che la stessa Madonna, con in mano il Santo Graal, e indicherebbe un punto che dovrebbe portare al ritrovamento del prezioso calice.
E anche per questo esistono varie versioni.
Una sostiene che il calice si trovi ai piedi della statua, sepolto non si sa dove.
Un'altra, più articolata e famosa, afferma che lo sguardo della statua suggerisca la direzione da seguire per trovare il Graal. La Fede è però stata scolpita senza le pupille quindi determinare esattamente un punto risulta impossibile.
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