Kinutanuki
- Alla scoperta del mito
- 2 giorni fa
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Nella mitologia giapponese, i Kinotanuki sono yokai (più precisamente della categoria degli tsukumogami) che in origine erano prodotti in seta i quali sviluppano poi testa, zampe e coda fino a somigliare parecchio a dei tanuki.
La loro origine nel folclore giapponese viene fatta risalire a Toriyama Sekien (pittore e disegnatore) che per la prima volta illustrò un Kinotanuki nel suo libro Gazu Hyakki Tsurezure Bukuro (La borsa illustrata dei cento demoni casuali) nel 1784.
Il loro nome contiene diversi giochi di parole: i tanuki sono infatti noti per battere i loro ventri usandoli come tamburi, e la seta subito dopo la produzione veniva portata a un fiume e battuta con una tavola di legno chiamata kinuta.
Da qui, di conseguenza, il nome Kinutanuki che collega l'azione di battere in correlazione sia al ventre dei tanuki che alla seta.
La descrizione fornita da Sekien fa riferimento anche a un famoso tipo di seta giapponese noto con il nome di seta Hachijō. Tale parola, scritta con kanji diversi, significa anche "otto tatami", e secondo il folclore i tanuki possiedono la capacità di ingrandire i loro scroti fino a raggiungere appunto la dimensione di otto tatami.
Tale gioco di parola rafforza ancora di più l'associazione tra la seta e i tanuki.
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