Inugami
- Alla scoperta del mito
- 2 giorni fa
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Nella mitologia giapponese gli inugami appartengono alla classe degli shikigami e hanno l'aspetto di cani, da cui vengono molto spesso generati, e sono creati dai loro possessori con lo scopo di vendetta o di utilizzarli come guardiani.
Per creare un inugami bisogna seppellire un cane, vivo, fino al collo e posizionare del cibo a una distanza che però resti irraggiungibile per la bestia.
Il cane impiegherà giorni a morire, e durante tutto questo tempo il suo padrone dovrà ripetergli che la sua sofferenza è insignificante in confronto alla propria.
Quando l'animale sarà infine morto, il cibo piazzato in precedenza avrà il compito di rabbonire la bestia affamata.
Bisogna stare però attenti a non far soffrire troppo un inugami, altrimenti questi potrebbe tranquillamente rivoltarsi contro il proprio padrone.
Nelle isole Oki, arcipelago del mar del Giappone, gli inugami sono considerati alla stregua delle kitsune.
Si crede infatti che agli inugami-mochi, ossia i padroni, siano concessi fortuna e successo.
Tuttavia i mochi vengono visti con diffidenza e hanno molte difficoltà a sposarsi.
Gli inugami hanno inoltre la capacità di possessione demoniaca e per abbandonare il loro corpo canino lo lasciano deteriorare fino alla putrefazione. Una volta liberi cercheranno un nuovo corpo da occupare, e molto spesso usano quello del proprio padrone.
Si dice che essere posseduti da un inugami renda molto forti, fisicamente più robusti e in buona salute, curando ogni malattia precedente; però il posseduto in genere si comporta come un cane.
Curiosità:
Il pechinese non è considerato un cane nelle culture orientali (secondo alcune leggende viene considerato un incrocio tra un leone e una scimmia), e perciò non può diventare un inugami.
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