Hsi Wang Mu
- Alla scoperta del mito
- 1 apr
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Anche conosciuta col nome di Madre dell'Ovest, Hsi Wang Mu potrebbe essere la più antica dea cinese arrivata ai giorni nostri. Il riferimento al suo essere "madre" indica più la sua importanza che la sua vera e propria indole. Non è infatti una dea "madre", né una dea dell'amore, ma lo spirito di suprema autorità femminile. La perfetta incarnazione dello Yin, l'essenza stessa del potere femminile.
La sua associazione con l'Ovest non è casuale. In Cina infatti l'Ovest è la direzione del Paradiso, usata per indicare misticismo, mistero e pericolo e Hsi Wang Mu è appunto dea dell'alchimia, dello sciamanesimo, della magia e della saggezza esoterica. Inoltre tutte le creature a cui è associata hanno profondi legami con magia e stregoneria.
La prima descrizione della dea appare nel "Libro dei Monti e dei Mari", una descrizione geografica e culturale (favolistica e mitologica) della Cina, risalente a oltre 2000 anni fa.
Qui Hsi Wang Mu è una feroce donna tigre con denti di tigre, coda di leopardo e capelli lunghi da donna, e presiede le catastrofi che arrivano dal cielo.
Tuttavia, la venerazione della dea potrebbe risalire intorno al 1400 a.C., quando era ancora "solo" un leader sciamanico di un popolo tribale nordoccidentale considerato molto feroce dai cinesi (da qui la rappresentazione come tigre). Si evolse poi in una dea sciamanica estremamente importante, estese il suo territorio e fu inserita nel primo pantheon taoista.
Proprio nelle prime fasi del Taoismo ebbe un ruolo fondamentale e fu addirittura accreditata di aver posto fine a una enorme siccità nel III secolo d.C.
Proprio in questo periodi Hsi Wang Mu subì una profonda trasformazione, probabilmente a causa dell'ascesa del confucianesimo, e il suo aspetto da tigre sparì per lasciare posto a una figura da regina elegante e delicata con indosso un abito di damasco giallo e una cintura di diamanti alla vita, pur restando però fortemente legata allo sciamanesimo.
Hsi Wang Mu presiede il Paradiso situato sul Monte Kunlun (incrocio tra la Terra e le zone celesti per il Taoismo), dove custodisce le famose Pesche dell'Immortalità, frutto che matura ogni tremila anni. In tale occasione la dea è solita organizzare una grande festa alla quale sono invitate tutte le divinità, che partecipano volentieri in modo da rinnovare la loro immortalità.
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