Guerre Greco-Persiane (1) - L'Impero Persiano
- Alla scoperta del mito
- 5 giorni fa
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I persiani vivevano sulle rive del Golfo Persico, nei territori dell'attuale Iran.
Per parecchi secoli la Persia visse sotto l'influenza di altri popoli come gli Assiri, i Babilonesi, e i Medi, ma a partire dal 550 a.C. i persiani furono pronti per lasciare il loro segno nella storia.
Sotto il comando di Ciro il Grande, i persiani si ribellarono all'impero dei Medi, che all'epoca controllava l'intera regione. La vittoria contro i Medi, pose Ciro al comando di un vastissimo territorio, favorendo così l'inizio dell'espansione dell'impero persiano.
Ciro rafforzò la sua posizione sconfiggendo anche l'impero babilonese e altri regni rivali limitrofi.
Tuttavia, mantenere l'ordine in un così vasto impero usando solo la forza era una missione praticamente impossibile. L'imperatore quindi usò pratiche non comuni per quei tempi.
Ciro iniziò a risparmiare la vita dei suoi prigionieri e, soprattutto, concesse autonomia amministrativa ai popoli conquistati, che erano così liberi di continuare a praticare i loro usi e costumi.
I persiani nominavano un governatore per ogni regione conquistata, e molto spesso questo governatore era un locale o addirittura il precedente re della città.
Tali popoli avrebbero dovuto, in cambio della loro "libertà", pagare tributi all'impero e fornire eventuale supporto militare.
L'impero persiano era inoltre molto tollerante per quanto riguardava le religioni professate dagli altri popoli. La religione principale era lo Zoroastrismo, che però non veniva imposto alle città conquistate.
Nella Bibbia, Ciro venne descritto come il salvatore degli ebrei, liberati dopo settanta anni di prigionia, e resi finalmente liberi di tornare a Gerusalemme.
Ciro il Grande continuò a espandere l'Impero fino alla sua morte, ma fu sotto il comando di suo figlio, Cambise II, che la Persia riuscì a conquistare l'Egitto, la regione più ricca e florida del mondo in quel periodo.
Ora l'impero persiano dominava su tutto il Medio Oriente, parte dell'Africa e addirittura parte d'Europa.
Arrivati a quel punto, uno dei problemi principali fu la difficoltà di comunicazione tra le diverse zone dell'Impero. Le notizie impiegavano mesi ad arrivare da una città all'altra, e per cercare di ovviare a questo problema venne costruita la Via Reale di Persia, lunga quasi 2000 km.
La Via, con le sue strade secondarie, attraversava l'intero Impero, e grazie ad essa venne messo a punto un efficacissimo sistema di comunicazione. I cavalieri ora avevano infatti punti di riposo e di stallo, dove potevano passare la notte, cambiare cavallo, o addirittura fermarsi passando i messaggi ad altri cavalieri in un sorta di staffetta.
In questo modo messaggi che prima avrebbero impiegato mesi per giungere a destinazione, ora ci mettevano al massimo quindici giorni.
I persiani stabilirono inoltre una singola moneta/valuta che era utilizzata in tutto l'Impero. Questo agevolò le transazioni commerciali e la riscossione delle tasse, fornendo all'Impero grandi ricchezze.
Niente sembrava poter fermare i persiani, forti anche di un immenso esercito formato da soldati di differenti popoli e nazioni, ma non avevano ancora fatto i conti con le città-stato greche, che stavano iniziando a organizzarsi...
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