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Esculapio



Esculapio

Secondo il mito, Apollo si innamorò di una ragazza di nome Coronide dopo averla vista lavarsi in un lago. I due passarono intense notti di passione e quando il dio andò via mise un uccello a guardia della fanciulla.


Passò del tempo e Coronide si innamorò di un uomo di nome Ischi. Quando i due si sposarono, l'uccello volò da Apollo a raccontargli l'accaduto e che addirittura Coronide era incinta. L'ira del dio fu funesta e punì l'uccello che non lo aveva avvisato in tempo mutandogli le piume da bianche a nere, creando in questo modo i corvi.


Artemide, decisa a vendicare l'onore del fratello, colpì e uccise Coronide con una freccia, ma Apollo prese a cuore il bambino e chiese a Ermes di recuperarlo dal corpo della madre.


Il bimbo fu consegnato ad Apollo, che gli diede il nome di Esculapio e lo affidò alle cure del centauro Chirone.


Il ragazzo crebbe e con gli insegnamenti del centauro divenne un prodigioso guaritore.


Curava chiunque fosse sul suo cammino e trovò addirittura un rimedio infallibile per evitare la morte o per comunque allungare la vita a dismisura.


Ade si lamentò della cosa con Zeus, per via di Esculapio gli uomini erano diventati immortali e nessuno più arrivava nel regno dei morti, e gli dèi non potevano permettersi un tale affronto.


Quando infine Esculapio riuscì addirittura a riportare in vita qualche cadavere, fu per Zeus la goccia che fece traboccare il vaso.


Esculapio venne colpito da una delle folgori del dio del tuono e morì.


Apollo però si sentì oltraggiato per il trattamento severo riservato a suo figlio e si vendicò uccidendo i tre Ciclopi che forgiavano le folgori di Zeus. Per placare Apollo, Zeus rese Esculapio immortale facendolo diventare un dio minore e concesse che il bastone che portava sempre con sé, consistente in un serpente attorcigliato attorno a una verga, divenisse simbolo della medicina e delle arti curative.



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