Elle e Frisso
- Alla scoperta del mito
- 13 apr
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Nati da Atamante, re di Beozia, e di Nefele, ninfa delle nubi, i due ragazzi vennero cresciuti e accuditi però dal padre e da Ino, donna mortale di cui Atamante si invaghi.
Nefele, ripudiata, tornò in cielo e maledisse la casa del marito augurandosi che la nuova famiglia non fosse mai in armonia.
E così fu.
Elle e Frisso infatti erano odiati e maltrattati da Ino, che arrivò ben presto a desiderare la morte dei due giovani ed escogitò addirittura un piano per portare a termine il suo intento.
Approfittando della carestia che angustiava il regno, Ino convinse Atamamnte che solo il sacrificio dei suoi due primi figli avrebbe potuto risolvere la situazione.
Nel momento del sacrificio accorse però dal cielo Nefele, che avvolse i ragazzi in una nube e li fece salire in groppa a Crisomallo, un montone dal vello d'oro che aveva la capacità di volare.
Crisomallo volò fino in Colchide, ma durante la traversata Elle perse la presa e cadde in mare nel punto che venne chiamato Ellesponto, ossia proprio "mare di Elle".
Frisso invece riuscì a raggiungere terra e appena fatto sacrificò il montone e prese con se il prezioso vello, portandolo in dono al re Eete, che ordinò che fosse appeso a un faggio nel bosco e custodito giorno e notte da un terribile drago.
Vello che poi verrà recuperato da Giasone e gli Argonauti, con l'aiuto di Medea, figlia di Eeta.
Infine, anche le cattive intenzioni di Atamante e Ino vennero punite. I due impazzirono a tal punto che l'uomo uccise suo figlio Learco, per poi scappare, detronizzato, e morire in miseria in Tessaglia, e la donna si gettò invece in mare con in braccio suo figlio Melicerte.
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