Echidna

Echidna, secondo la mitologia greca, è la madre di tutti i mostri.

Ritratta come una donna molto seducente, con una coda da serpente, le sue origini non trovano riscontri unanimi.

Per alcuni è figlia di Forcide e Ceto, mentre altri affermano che sia figlia di Gaia e di Tartaro.

Viveva rinchiusa in una caverna della Cilicia, ed era moglie di Tifone, l'enorme mostro che aveva sfidato e quasi sconfitto gli dèi dell'Olimpo.

Quando Tifone sconfisse in un primo momento Zeus, e lo imprigionò, Echidna ebbe il compito di sorvegliarlo. Zeus venne infine liberato da Pan ed Ermes, e Tifone venne schiacciato sotto il peso di un'intera isola, molto probabilmente la Sicilia.

Echidna e Tifone avevano però già dato alla luce numerosi figli, tra i quali Cerbero, il Leone di Nemea e l'Idra di Lerna.

Altri prodotti dell'unione mostruosa furono la Sfinge, la Chimera e il Drago della Colchide, che proteggeva il Vello d'Oro.

Questa mostruosa progenie era sparsa su tutto il territorio greco, ma praticamente tutte le creature dovettero soccombere contro i vari eroi quali Eracle, Giasone e Bellerofonte.

Oltre a essere la madre di tutti i mostri, Echidna era anche una figura pericolosa a sé stante. Uccideva infatti chiunque passasse troppo vicino la caverna nella quale viveva, e l'intera zona era ritenuta infestata e pericolosissima.

Il regno del terrore di Echidna non durò però per sempre, venne uccisa nel sonno da Argo dai Cento Occhi, creatura inviata da Era per eliminare una così potente creatura ed evitare che generasse altri figli mostruosi.