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Dhumavati



Dhumavati

Letteralmente "La Fumante" poiché circondata dal fumo apocalittico dell'universo in fiamme, Dhumavati è la dea matrona di mendicanti, malati, lebbrosi e miserabili nella mitologia induista.


È la custode di coloro che sono abbandonati, trascurati ed emarginati, ed è inoltre la Signora delle vedove, degli orfani e di chiunque non veda speranza nel suo futuro.


Dhumavati è una dea molto spesso irata, furiosa e piena di risentimento, che non ha paura dell'apocalisse e anzi la brama perché non trova giusta la vita così com'è attualmente. Intelligente e arguta è molto spesso invocata durante le guerre o i disastri per richieste di sopravvivenza e di superare indenni tali calamità, e solo chi è davvero disperato può richiedere il suo aiuto e ottenere risposta.


Al contrario, bisogna onorarla costantemente per evitare di finire in quelle condizioni, e molto spesso è paradossalmente invocata per maledire qualcuno di cui si vuole il male.


Se le si vuole offrire qualcosa in segno di devozione si deve fare ben attenzione che le offerte siano consistenti e di ottima qualità, in caso contrario la dea penserà che siete avari e che non le stiate offrendo il meglio che avete.


Con l'aspetto di una donna alta, magra, con pochissimi denti e molto anziana e molto arrabbiata, quasi una strega, Dhumavati infesta rovine, vecchi campi di battaglia, mercati bombardati e altre scene devastate da tragedie.



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