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Devana


Devana

Dea importante per il pantheon slavo, Devana era venerata per la sua associazione con le foreste, la natura, la caccia e la luna.


Presso i primi popoli slavi era nota per la salvaguardia del mondo naturale e dei suoi abitanti, e oltre a essere chiamata anche "Madre della foresta" era spesso associata e paragonata alla dea romana Diana, dalla quale probabilmente deriva il suo nome.

Tra gli slavi occidentali è a volte fusa con Didilia ("colei che coccola i bambini), e sotto questo nome è conosciuta come dea dell'amore e della fertilità, e paragonata alle romane Venere o Lucina


Spesso descritta con tratti selvaggi e vigorosi, è raffigurata come una donna autosufficiente e quasi sempre accompagnata da creature selvagge, in particolare lupi o rapaci come falchi o gufi.

Porta sempre con sé arco e frecce a simboleggiare la sua padronanza sulla caccia e sui cacciatori, che la invocavano per ottenere benedizioni e assistenza durante le battute.

La dea è tenuta ancora oggi in grande considerazione come rappresentante della natura e dell'importanza della sua salvaguardia.

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