Cimitero di Highgate
- Grazia Manfellotto
- 5 giorni fa
- Tempo di lettura: 5 min

Ci troviamo nell'omonimo quartiere, a nord di Londra, e secondo l'English Heritage tra i luoghi di maggiore interesse storico dell'Inghilterra, nonché un'effettiva riserva naturale. Se ci aggiungiamo queste caratteristiche, più il fatto che nel cimitero siano presenti tombe di diversi personaggi famosi, possiamo capire l'importanza che esso riveste e il valore che ne deriva, che lo mette allo stesso livello di un vero e proprio monumento.
Partiamo, come sempre, da un minimo di nozioni storiche: il cimitero comincia ad essere costruito nel 1839 circa, come parte di un vero e proprio piano urbano chiamato "Magnificent Seven". Tale progetto era volto all'edificazione di più camposanti (sette, per la precisione) situati al di fuori dell'area abitata londinese, così da sopperire alla mancanza di disponibilità di ulteriori sepolture dei cimiteri dell'epoca.
Fin dai primi anni, il cimitero di Highgate divenne una vera e propria attrazione turistica; si assistette a un vero e proprio proliferare di tombe ed edifici dallo stile sontuoso, che attraeva molti visitatori. La sua fama di luogo origine di strani fenomeni e singolari avvenimenti comincia già pochi anni dopo la sua nascita. Qui infatti, nel 1862, fu sepolta Elizabeth Siddal Rossetti, moglie del poeta e scrittore Dante Gabriel Rossetti, che decise di omaggiare la sua amata facendo seppellire con lei un libricino contenente le poesie dell'artista. Anni dopo, Rossetti chiese di far riesumare il corpo della moglie per recuperare l'opera e poterla pubblicare. Al momento dell'apertura del feretro, ciò che apparve alla vista sconvolse tutti i presenti. Ognuno di loro riportò scioccato la singolare visione: non solo il corpo di Elizabeth non era stato minimamente scalfito dalla decomposizione, ma presentava una chioma di folti capelli rossi cresciuti a dismisura, al punto da occupare lo spazio dell'intera bara. Cominciò così a diffondersi un'idea inquietante: che Elizabeth fosse in realtà una non-morta, un'anima maledetta imprigionata tra il mondo degli umani e l'aldilà a causa del suo vissuto (che se volete approfondiremo con un altro pezzo). Tale vicenda portò alla nascita anche di un'altra leggenda: pare infatti che anche Lucy, la famosa co-protagonista del "Dracula" di Bram Stoker, sia stata seppellita qui, e sia una delle anime inquiete che si aggirano per le viuzze oscure del camposanto.
Passano gli anni per il cimitero di Highgate, il quale affronta il suo primo periodo di declino durante la seconda guerra mondiale; a causa dei bombardamenti da parte dei tedeschi molte delle costruzioni presenti nel camposanto furono distrutte, e molte tombe aperte e saccheggiate. Successivamente, negli anni Sessanta, il cimitero conobbe un'ulteriore decadenza: ormai quasi completamente abbandonato e in rovina, non accoglieva più visitatori curiosi e ammirati, bensì emarginati sociali, vagabondi e tossicodipendenti.
È alla fine di questo decennio, nel 1969-1970 circa, che tale atmosfera cupa e spettrale, aggiungendosi al precedente avvenimento della Siddal, favorì la nascita di una leggenda che suscitò molto clamore, anche sui giornali, per diversi anni a seguire. Tra i residenti cominciarono infatti a circolare le voci di avvistamenti spaventosi. Una ragazza in particolare cominciò a raccontare ai giornali di essere stata aggredita da una figura inquietante con caratteristiche non umane: pare infatti che fosse altissima, allampanata, con gli occhi iniettati di una luce maligna e la capacità di svanire rapidamente tra le tombe del cimitero e la sua vegetazione lussureggiante. Accanto a tale apparizione pare ve ne fosse un'altra, un fantasma vestito con abiti eleganti, tra cui un cilindro e un mantello, che sistematicamente percorreva la Swain's Lane (uno dei vialetti del cimitero), per poi dissolversi anche lui tra le mura dei vari monumenti funebri. Ancora, due ragazzine dichiararono di aver visto due cadaveri rialzarsi dalle loro tombe in piena notte, causando loro un forte shock. A tali avvistamenti vanno aggiunti molteplici ritrovamenti di piccoli animali, soprattutto volpi, che presentavano strane ferite, risultando sgozzati e dissanguati. Dinanzi a tale situazione una sola tesi cominciò a farsi strada con prepotenza: c'era la presenza di un vampiro nel cimitero di Highgate.
In questo scenario si inseriscono così i due principali protagonisti dell'intera vicenda: David Farrant e Sean Manchester, entrambi esperti di occultismo e interessati al fenomeno, e futuri rivali a colpi di dichiarazioni rilasciate sui quotidiani locali. Il primo, Farrant, era un seguace della Wicca e fondatore della British Psychic and Occult Society; in seguito a numerose indagini condotte nel 1969 dichiarò che il cimitero era stato numerose volte luogo di riti di magia nera, i quali avevano risvegliato questa misteriosa entità considerabile a tutti gli effetti un vampiro. Proprio il 21 Dicembre del 1969, sera del solstizio d'inverno, Farrant si recherà nel cimitero per affrontare in prima persona il vampiro: confermerà la versione già precedentemente diffusa dagli abitanti vicini alla zona, ossia la presenza di una creatura altissima e incorporea, capace di svanire nel nulla.
Sulle dichiarazioni di Farrant cominciò a farsi strada il secondo protagonista di questa storia, Sean Manchester, che si era intanto auto-dichiarato esorcista e moderno cacciatore di vampiri, in pieno stile Van Helsing. Secondo Manchester, il fenomeno non era da attribuire a un vampiro qualsiasi, bensì al Re dei Non Morti, un uomo di nobili origini proveniente dalla Valacchia e la cui anima non sarebbe mai stata definitivamente appagata fino a quel momento (sono certa che coglierete il secondo riferimento di questa storia a Bram Stoker!). Manchester decise così di fare concorrenza al suo rivale, rispondendo sempre più spesso a tono a ogni dichiarazione o articolo di Farrant. Cominciò così un vero e proprio scontro dei due attraverso i media locali, in forma scritta e televisiva, che andava a fomentare la collera e la paura dei residenti. Si assistette a un vero e proprio "Vampire-Gate", un'isteria collettiva che trovò il suo culmine nella tarda sera di venerdì 13 marzo 1970, quando una folla inferocita e fuori controllo decise di assalire il cimitero di Highgate per sbarazzarsi del vampiro che ormai da diverso tempo tormentava i residenti locali. Manchester stesso si accodò a questa follia collettiva, sfidando Farrant e dichiarando che ogni sera avrebbe guidato una caccia al vampiro come quella del 13 marzo, fino a quando non sarebbe stato risolto il problema. Malgrado gli sforzi delle forze dell'ordine, iniziò un periodo di vero e proprio vandalismo per il camposanto, ai danni delle costruzioni presenti in esso, e anche di grande violenza sui cadaveri, che subirono decapitazioni e mutilazioni varie.
La rivalità tra i due crebbe fino ad arrivare a un confronto patetico: nel 1973 i due decisero di affrontarsi in un "duello magico", farsa che per fortuna non ebbe mai luogo. In compenso, Farrant fu arrestato nel 1974 con l'accusa di violazione e profanazione di tombe, mentre Manchester continuò a cacciare il Re dei Vampiri e ad accusare il rivale di soffrire di disturbi narcisistici della personalità. Il film britannico "Dracula A.D. 1972", tradotto in italiano col titolo "1972: Dracula colpisce ancora!" è ispirato proprio all'intero reportage originato dalla diatriba di questi due singolari personaggi. Per chiudere definitivamente con questa storia e il fanatismo che ne era derivato, nel 1975 nacque l'associazione degli "Amici del Cimitero di Highgate", che tuttora protegge il sito occupandosi della sua manutenzione e della conservazione.
E oggi che ne è del Cimitero di Highgate? Qualcuno dice di incrociare ancora la chioma color di brace di Elizabeth; alcuni dicono che in realtà l'anima tormentata sia quella di Lucy. Altri assicurano che nelle notti più buie, dal pianoforte di William Thornton provenga una flebile melodia malinconica, che fa da sottofondo musicale all'atmosfera tetra eppure magnetica del luogo. Effettivamente, che si voglia considerare o meno il Cimitero come la casa del Re dei Vampiri e -pare- di numerosi altri spettri, il suo fascino e la sua bellezza sono innegabili, e valgono sicuramente una visita, almeno una volta nella vita.
Comments