Alfeo e Aretusa
- Alla scoperta del mito
- 13 apr
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Alfeo, figlio di Oceano e Teti, era un abilissimo cacciatore che trascorreva tutto il suo tempo a esercitare questa sua grande passione, snobbando qualunque altro impegno o passatempo.
Rifiutò per questo motivo anche tantissime belle ragazze che cercavano di corteggiarlo, e questo fece infuriare Afrodite che vedeva la cosa come un affronto personale.
La dea dell'amore decise quindi mandare Eros in missione per cercare di porre fine all'assurdo comportamento di Alfeo. Eros apparve allora in sogno al cacciatore, in procinto di partire per Siracusa, e gli disse che in terra siciliana avrebbe trovato tantissimi uccelli da cacciare, ma anche una meravigliosa sorpresa.
Durante il viaggio Alfeo non fece altro che pensare alle parole di Eros, ed era impaziente di scoprire la sorpresa che gli era stata promessa.
Sbarcato in Sicilia il giovane iniziò praticamente subito a cacciare, e tra i tantissimi uccelli che si trovò davanti, uno attirò in particolar modo la sua attenzione. Era una quaglia apparentemente tutta d'oro.
Alfeo scoccò la freccia e colpì in pieno la quaglia che cadde al suolo.
Un solo istante dopo però la quaglia si trasformò in una bellissima ninfa. Così bella tanto da far innamorare a prima vista Alfeo, che non appena le si avvicinò si mise in ginocchio ad adorarla.
La ninfa cercò subito di coprire le sue nudità, e rivelò al ragazzo di chiamarsi Aretusa e di essere una ninfa di Artemide alla quale aveva fatto voto di castità, e per questo motivo invitò il giovane ad andare via, per non irritare la dea.
Alfeo però non ascoltò le parole della ninfa, e le disse che era disposto a sfidare l'ira di tutti gli dèi pur di restare lì ad ammirare tanta bellezza.
Aretusa quindi scappò via, quasi impaurita, ma venne subito raggiunta dal giovane.
La ninfa allora, spaventata, prese a invocare Artemide, che intervenne e la trasformò in una bellissima fonte d'acqua limpida e fresca.
In tutta risposta Alfeo chiese a suo padre, Oceano, di trasformarlo in un fiume, in modo da potersi fondere con la appena creata fonte d'acqua.
Il suo desiderio venne accolto, e i due poterono così stare insieme per sempre.
La Fonte Aretusa è ancora oggi in territorio siracusano, ed è un luogo molto suggestivo che attira moltissimi turisti e curiosi.
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