Afrodite e Ares

La nascita di Afrodite, figlia di Urano e della schiuma del mare, fu un evento del tutto particolare. La dea infatti emerse dalle acque su una conchiglia di madreperla spinta verso riva da Zefiro.

Arrivata sull'Olimpo venne subito notata da tutti per la sua straordinaria bellezza, e Zeus si rese conto che questa dote avrebbe potuto causare problemi.

Stavano infatti già nascendo i primi litigi tra le varie divinità per conquistare il cuore della stupenda dea, e quindi Zeus per evitare il caos decise di darla in sposa a Efesto, dio del fuoco, brutto e storpio.

Efesto ovviamente accettò la proposta e i due si sposarono.

L'unione non fu mai ben accetta da Afrodite, non solo per via del fatto che il marito non fosse un bell'uomo, ma anche perché questi la lasciava sempre sola e preferiva starsene tutto il tempo nella sua fucina a lavorare.

Un giorno, Afrodite vide Ares di ritorno da una battaglia e restò colpita dall'avvenenza del dio della guerra. Si offrì di ripulirgli il sangue dalle ferite, e di lì a poco i due si ritrovano a giacere insieme per una notte d'amore infuocata.

Da quel momento in poi, ogni volta che Efesto si allontanava per lavorare, i due si incontravano di nascosto e si davano alla pazza gioia.

Per evitare di essere visto da Elio, dio del sole e noto "pettegolo", Ares ogni volta metteva di guardia un soldato, Alectrione, con l'ordine di avvisarlo al primo sorgere del sole.

La cosa funzionò per molto tempo, fino a quando Hypnos, dio del sonno, non si accorse del tradimento che le due divinità stavano perpetrando ai danni di Efesto.

Hypnos per evitare di compromettersi in prima persona fece addormentare Alectrione, il quale non si accorse che il carro di Elio si stava alzando in cielo, e quindi lasciò i due innamorati visibili al sole.

Ares si risvegliò, e quando vide il sole alto capì che la loro copertura era saltata. Uscì quindi furioso dalla stanza e trasformò Alectrione in un gallo, costringendolo a urlare ogni volta che avesse visto sorgere il sole, per tutta l'eternità.

Elio, come previsto, andò subito a raccontare la cosa e Efesto. Questi non si fidò del dio sole, ma per prudenza decise di escogitare una trappola nell'eventualità che la cosa fosse vera.

Disse ad Afrodite che sarebbe stato via per una settimana, e si allontanò.

Nemmeno a dirlo, poco dopo Ares andò a trovare Afrodite, e durante l'atto sessuale la trappola di Efesto si azionò. Una sottilissima rete d'oro, praticamente invisibile cadde sui due e li intrappolò.

Efesto chiamò a raccolta le altre divinità per testimoniare il tradimento ricevuto, ma questi invece di prendere le sue parti si presero gioco di lui e si complimentarono con Ares.

Umiliato e inferocito, il dio del fuoco rinnegò Afrodite e sciolse immediatamente il matrimonio.

La storia tra Ares e Afrodite andò avanti e i due ebbero anche quattro figli: Deimos (il terrore della guerra), Fobos (la paura), Eros (dio dell'amore) e Anteros (dio dell'amore corrisposto o non corrisposto).