Eco

Appartenente alle Oreadi, ninfe delle montagne, Eco venne notata da Zeus per la sua attitudine ai pettegolezzi e alla loquacità.

Proprio per questi motivi il re degli dèi la spinse a fare amicizia con Era, in modo da distrarla dai propri amori furtivi.

Quando però Era si accorse della cosa, punì Eco togliendole l'uso della parola e la condannò a poter ripetere solo le ultime parole che le venivano rivolte.

In seguito, la ninfa si innamorò perdutamente di Narciso, e prese a seguirlo ovunque lui andasse. Non potendo però dichiararsi, ottenne solo il risultato di innervosire il ragazzo ripetendo ogni volta le parole che questi pronunciava.

Narciso, credendo fosse uno scherzo, si offese e lasciò sola la ragazza non facendosi mai più vedere.

Eco si disperò e pianse fino letteralmente a prosciugarsi, e di lei non rimase che la voce, che riecheggia ancora oggi tra le montagne.